La radioprotezione e la sicurezza territoriale in generale, come convivono?
Abbiamo visto, negli articoli precedenti, come la perfetta conoscenza tecnica del territorio sia fondamentale per l’allerta precoce in caso di problemi nucleari in generale.
Andiamo a vedere più in profondità come si traduce nella pratica sul territorio:
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la situazione in caso di incidente o detonazione nucleare è più complessa in quanto oltre alle ricadute radioattive possono aggiungersi anche la presenza di sostanze chimiche, biologiche e radiologiche, che vengono chiamate in generale CBRN.
Ciò impone alle autorità civili e militari, di disporre di soluzioni complesse per la gestione di tali eventi CBRN;

A tal proposito esiste una soluzione particolare della GIHMM, realizzata per ricevere avvisi dagli Istituti Centrali per la Meteorologia e la Geodinamica, circa possibili detonazioni nucleari non osservate, sulla base di misurazioni geofisiche e per eseguire un calcolo su larga scala della diffusione della nube radioattiva, al fine di identificare le regioni interessate. Per la valutazione dell'impatto di rilascio su piccola scala di sostanze pericolose, la stessa GIHMM ha implementato un modello di dispersione basato sullo stato attuale del terreno e con l’utilizzo di sensori mobili riposizionabili, sviluppati sempre dalla medesima.
Il sistema permette la scelta dello scenario di simulazione secondo le difficoltà ipotizzabili. Un esempio di scenario scelto per l'esercitazione a tavolino prevede (per i militari in questo caso), da un lato il rilascio di una sostanza chimica pericolosa nelle vicinanze di un grande centro congressi come evento su piccola scala, potenzialmente pericoloso per i partecipanti al congresso e dall'altro, come evento su larga scala, un'esplosione inosservata ma di grandi dimensioni sulla superficie terrestre, rilevata da misurazioni geofisiche, probabilmente causata dalla detonazione di un'arma nucleare.
Risultato
I metodi di Lagrange ora disponibili per il sistema, offrono un miglioramento significativo nel picchettamento delle aree a rischio rispetto ai metodi precedentemente utilizzati, per eventi su piccola scala che ora tengono conto anche del terreno e degli edifici. L'opzione di confronto grafico sulla mappa della situazione CBRN con funzione di riproduzione dello sviluppo della diffusione prevista di sostanze pericolose nel tempo è considerata un supporto essenziale per il personale specializzato.
La modellazione all'indietro basata sui risultati delle misurazioni per trovare possibili siti di rilascio di eventi su piccola scala non osservati si rivela importante per l'uso efficiente di risorse mobili (con equipaggio o telecomandate) per delimitare le aree contaminate.
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